Lo studio per il governo degli USA sui rischi delle metaniere

Nel 2004 il governo degli Stati Uniti ha commissionato ai Sandía National Laboratories, una delle massime autorità statunitensi per la sicurezza chimica e nucleare, uno studio sugli scenari possibili in caso di un attacco terroristico a una nave metaniera. Questo studio è poi stato aggiornato nel 2008 per le nuove navi di maggiori dimensioni (Scaricabile qui in Inglese)

I risultati di questo lavoro, basato su simulazioni matematiche, possono essere molto utili anche per valutare i rischi connessi ad un incidente quali ad esempio la collisione con un’altra nave.

L’ apertura di una falla in uno dei serbatoi della nave può essere prodotta non solo da un atto terroristico ma, più banalmente, anche da una collisione o un altro incidente.

Ecco un estratto: (pag 37 – Conclusioni)

“Anche se l’esito più probabile di una potenziale fuoriuscita di GNL sarebbe un incendio in una piscina ( di fiamme n.d.r.), è stata condotta un’analisi per la dispersione dei vapori. La distanza media di dispersione dei vapori LFL (infiammabili n.d.r.) da una fuoriuscita di GNL sull’acqua per una breccia nominale di 12 metri quadrati sarebbe di circa 4600 metri. Questo risultato è stato ottenuto da una gamma variabile fra 4000m e 5200m ottenuta considerando una serie di valori di flusso e di massa.  Come già detto l’area di pericolo per un evento di dispersione di vapori è allungata in direzione sottovento rispetto al punto di fuoriuscita, piuttosto che distribuita su un cerchio uniforme e, probabilmente, prenderà fuoco quando incontrerà la prima fonte di accensione. Per le operazioni mare aperto, le fonti di accensione possono essere meno numerose rispetto alle operazioni in prossimità della costa. Le distanze di rischio di incendio delle piscine (di fiamme) e di dispersione dei vapori sono significativamente influenzate dalle condizioni ambientali e operative specifiche del sito.”

M.B.